L'alluminio, grazie all'abbondanza della materia prima bauxite ed alla sua versatilità, è il metallo più utilizzato dopo l'acciaio.
Attualmente un quarto dei fabbisogni di alluminio dell'Europa è soddisfatto utilizzando metallo di seconda fusione che può essere a sua volta riciclato indefinitamente. Lo stesso metallo potrebbe essere coperchio di un contenitore di yoghurt per due mesi, riapparire come componente di un motore d'automobile per molti anni, ritornare disponibile per una terza volta.
Considerato che riciclare l'alluminio significa risparmiare il 95% dell'energia necessaria per produrlo dal minerale, la maggior parte dei paesi industrializzati continua a sviluppare sistemi di raccolta dei rottami che oggi recuperano sino al 90% di tutti i componenti di alluminio nelle automobili.
Dato che l'impiego dell'alluminio nei trasporti, negli elettrodomestici, nell'imballaggio ed in altri settori è in fase di crescita, la raccolta ed il riutilizzo del metallo rivestono sempre maggiore interesse.
Negli Stati Uniti, dove praticamente tutti i contenitori per bevande sono realizzati in alluminio, si riesce a riciclare il 60% di questi.
L'Europa produce ogni anno più di 2,7 milioni di tonnellate d'alluminio secondario. Ciò rappresenta un risparmio energetico equivalente a circa 13 milioni di tonnellate di olio combustibile, di cui 4,5 milioni si riferiscono a riciclaggio di rottame vecchio. Tali risparmi equivalgono al carico di 45 e 15 superpetroliere rispettivamente. In questo modo si risparmiano anche 11 milioni di tonnellate di bauxite, il minerale da cui si estrae l'alluminio. Si tratta di un buon sistema per conservare risorse.